La Brescia Repubblicana, insignita della Medaglia d'Argento per la
Resistenza, visse il periodo della ricostruzione godendo dell'operosità tipica
della popolazione. L'industria pesante venne riconvertita, la città -
martoriata dai bombardamenti bellici - visse gli anni della ricostruzione sotto
la guida del sindaco democristiano Bruno Boni, amministratore estremamente
amato dai cittadini, che restò ininterrottamente in carica dal 1948 al 1975.
Boni era definito per dileggio "Ciro l'asfaltatore", (lo slogan delle
opposizioni fu "asfaltar no es gobernar") ma la sua opera intensa
contribuì a creare strutture ed infrastrutture moderne ed efficienti. Alcuni
suoi progetti non furono accettati (il tunnel sotto la Maddalena per togliere
dalla città il traffico verso la Valtrompia, il canale navigabile di
collegamento con Mantova), sebbene venissero presentati come opere di
importanza strategica. Grazie ad uno dei vari progetti promossi da Boni,
Brescia, prima città in Italia, si dotò del teleriscaldamento. Da tale sistema
negli anni '90 è derivato un nuovo un sistema per produrre energia attraverso la
combustione dei rifiuti. (Il termoutilizzatore di Brescia è stato considerato
dall'Università Harvard il migliore al mondo, anche se gli ambientalisti
contestano questo riconoscimento in quanto l'Ente premiatore, Wtert, della
Columbia University, ha tra gli sponsor la Martin GmbH, Germany, produttrice
dello stesso impianto).
In questo periodo a Brescia non venne meno la tradizione sociale, e alla
figura di Boni si affianca quella di padre Ottorino Marcolini, fondatore della
Cooperativa "La Famiglia", che realizzò interi quartieri residenziali
alla periferia di Brescia. Anche il mondo della cooperazione sociale, capillare
e proficuo, risente dello spirito di "cattolicesimo progressista" e
trova conformazione, all'inizio degli anni ottanta, nel consorzio provinciale
Sol.Co.
Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione sindacale ed antifascista,
ebbe luogo la drammatica Strage di Piazza della Loggia. Otto persone persero la
vita e decine furono i feriti. Una stele commemorativa ricorda i caduti, sotto
i portici di fronte alla Loggia, nel punto dove deflagrò l'ordigno nascosto in
un bidone (una colonna, visibilmente rovinata, testimonia l'intensità dello
scoppio). Il 16 dicembre 1976 un altro ordigno scoppia in Piazzale Arnaldo
uccidendo una persona e ferendone altre 11.
Dopo il tracollo della prima Repubblica finì l'egemonia democristiana. La
tendenza cattolico democratica dei bresciani trovò però espressione nella guida
di giunte di centrosinistra (due guidate da Mino Martinazzoli e due guidate da
Paolo Corsini, l'ultima in scadenza nel 2008). Tra i progetti più significativi
di questi ultimi anni, la riforma del trasporto pubblico urbano (con la
creazione delle LAM, linee ad alta mobilità) e soprattutto il discusso progetto
per la Metropolitana.
* fonte wikipedia