Durante il Risorgimento la città di Brescia si distinse per la rivolta
antiaustriaca delle Dieci giornate (marzo 1849) che, per la sua eroica
resistenza, le valse l'appellativo, datole da Giosuè Carducci, di "Leonessa
d'Italia", con anche un'evidente allusione al Leone, simbolo araldico
della città. Il capo degli insorti, Tito Speri, continuò negli anni successivi
la sua attività cospirativa fino al 3 marzo 1853, quando fu giustiziato a
Belfiore, località alla periferia di Mantova, divenendo uno dei Martiri di
Belfiore.
Henry Dunant, testimone nel 1859 della Battaglia di Solferino e San
Martino, rimase sconvolto dalla situazione dei feriti visti sul campo di
battaglia e a Brescia, che con i suoi 40 000 abitanti aveva visto affluire
oltre 30 000 feriti; ebbe qui l'idea di fondare la Croce Rossa, idea che
realizzò una volta ritornato a Ginevra. Nel suo libro, Un ricordo di Solferino,
Henry Dunant parlò della battaglia e tornò più volte sulla dedizione del popolo
di Brescia per aiutare i feriti.
* fonte wikipedia